Le più comuni cause dei cyberattacchi hanno origine nelle vulnerabilità non risolte
e nella compromissione di credenziali, mentre il ransomware mantiene il suo ruolo da protagonista

Il tempo di permanenza – dall'inizio dell'attacco al momento in cui viene rilevato – è sceso da 15 a 10 giorni

Milano — Aprile 25, 2023 —

Sophos, leader globale nell'innovazione e nell'erogazione della cybersicurezza as-a-service, ha reso noto quanto emerso dal nuovo rapporto “Active Adversary Report for Business Leaders”, una panoramica approfondita sull'evoluzione dei comportamenti e delle tecniche di attacco che hanno caratterizzato l'attività dei cybercriminali nel 2022.

Questo rapporto si basa sull'analisi di oltre 150 interventi di Incident Response (IR) gestiti da Sophos, che hanno permesso di identificare più di 500 tool e tecniche tra cui 118 file binari di tipo “Living off the Land” (LOLBin).

A differenza del malware, i LOLBin sono file eseguibili che si trovano naturalmente all'interno dei sistemi operativi e questo li rende assai più difficili da bloccare quando gli autori degli attacchi li sfruttano per le loro attività illecite.

Sophos ha inoltre rilevato come le vulnerabilità non risolte siano la più frequente causa primaria di accesso iniziale a un sistema: nella metà dei casi studiati dal report, infatti, i cybercriminali hanno sfruttato le vulnerabilità ProxyShell e Log4Shell (vulnerabilità risalenti al 2021) per infiltrarsi nelle reti delle loro vittime.

La seconda causa più comune evidenziata dagli esperti di Sophos è l'utilizzo di credenziali compromesse.

“Quando gli autori degli attacchi non forzano i sistemi per accedervi, è perché riesco ad entrare con un normale login. La realtà è che lo scenario è cresciuto di volume e complessità fino al punto in cui dalla prospettiva dei responsabili della protezione delle reti, non vi sono punti deboli evidenziabili. Per la maggior parte delle aziende, i tempi in cui ci si poteva muovere autonomamente sono finiti. Oggi si trovano a dover affrontare minacce e attacchi di ogni tipo, ovunque e contemporaneamente. Esistono tuttavia tool e servizi che le aziende possono utilizzare per alleggerire parte del loro carico difensivo così da potersi concentrare sulle priorità del loro core business”, dichiara John Shier, field CTO, commercial di Sophos.

In più di due terzi degli attacchi analizzati dal team Sophos IR (68%) è coinvolto il ransomware, a dimostrazione di come questo fenomeno sia ancora una delle minacce più attuali per le aziende. Il ransomware è anche responsabile di quasi tre quarti delle attività di investigazione svolte dal team di Sophos IR nell'ultimo triennio.

Anche se il ransomware continua a dominare lo scenario delle minacce, il tempo di permanenza dei cybercriminali nel 2022 è sceso da 15 a 10 giorni per ogni tipologia di attacco. Nel caso del ransomware, il tempo di permanenza è passato da 11 a 9 giorni, mentre la riduzione è stata ancora più netta per gli attacchi diversi dal ransomware, ridottisi dai 34 giorni del 2021 ai soli 11 giorni del 2022.

Tuttavia, a differenza degli anni passati, non è stata riscontrata una variazione significativa dei tempi di permanenza paragonando aziende o settori di dimensioni differenti.

“Le aziende che hanno implementato con successo difese stratificate costantemente monitorate stanno registrando risultati migliori se si considera la gravità degli attacchi. L'effetto collaterale di un miglioramento delle difese è quello di costringere gli avversari a muoversi più rapidamente per portare a compimento i loro attacchi. La conseguenza è che attacchi più rapidi hanno bisogno di essere rilevati prima. La sfida tra autori dell’attacco e difensori proseguirà nella sua escalation e chi non dispone di un monitoraggio proattivo ne pagherà gli effetti più pesanti”, ha concluso Shier.

Lo studio “Sophos Active Adversary Report for Business Leaders” è basato sull'analisi di 152 interventi IR (Incident Response) effettuati in tutto il mondo in 22 diversi settori di mercati.

 

Le aziende colpite sono di 31 Paesi differenti: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Svizzera, Italia, Austria, Finlandia, Belgio, Svezia, Romania, Spagna, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Giappone, Hong

Kong, India, Thailandia, Filippine, Qatar, Bahrain, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kenya, Somalia, Nigeria, Sudafrica, Messico, Brasile e Colombia. I settori più rappresentati dallo studio sono l'industria (20%), la sanità (12%), la scuola (9%) e il retail (8%).

Sophos Active Adversary Report for Business Leaders fornisce alle aziende insight pratici e threat intelligence con cui poter ottimizzare le strategie e le difese di sicurezza.

Per approfondire i comportamenti, i tool e le tecniche degli attaccanti è possibile consultare il Sophos Active Adversary Report for Business Leaders su Sophos.com.

Informazioni su Sophos

Sophos è un leader globale e innovatore di soluzioni di sicurezza avanzate per sconfiggere gli attacchi informatici. L'azienda ha acquisito Secureworks il Febbraio 2025, unendo due pionieri che hanno ridefinito l'industria della cybersicurezza con i loro servizi, tecnologie e prodotti innovativi e ottimizzati grazie all'intelligenza artificiale nativa. Sophos è ora il più grande fornitore di servizi di Managed Detection and Response (MDR), a supporto di oltre 28.000 organizzazioni. Oltre a MDR e ad altri servizi, il portfoglio completo di Sophos comprende soluzioni leader di mercato per endpoint, network, email e cloud security che interagiscono attraverso la piattaforma Sophos Central e innalzano le barriere di sicurezza. Secureworks fornisce l'innovativa Taegis XDR/MDR, anch’essa leader di mercato, l’ identity threat detection and response (ITDR), le capacità SIEM di nuova generazione, il managed risk e un ampio set di Advisory Services. Sophos vende tutte queste soluzioni attraverso partner rivenditori, Managed Service Provider (MSP) e Managed Security Service Provider (MSSP) in tutto il mondo, difendendo oltre 600.000 organizzazioni da phishing, ransomware, furto di dati, altri crimini informatici quotidiani e state-sponsored. Le soluzioni sono alimentate dall'intelligence sulle minacce acquisita storicamente e in tempo reale di Sophos X-Ops e dal Counter Threat Unit (CTU) appena aggiunto. Sophos ha sede a Oxford, Regno Unito. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.sophos.it.